
La poesia che viene dal margine
[…]In questa lingua poetica, che nasce dal margine ma parla fino ai vertici culturali e istituzionali, l’altro non è più ospite: è soggetto parlante, è voce. E ci riguarda.
Io sono Abdullah di Pakistan
io bambino ero felice a kabul / con scuola cinema amici mamma papà / una vita speciale di giovane studioso / e nel cuore scoppiavano promesse.

L’anima, la fedeltà e il tempo sprecato a rincorrersi
[…]L’anima smarrita, scritto dalla Premio Nobel per la Letteratura Olga Tokarczuk e illustrato da Joanna Concejo, ha ricevuto diversi riconoscimenti prestigiosi. Nel 2018, ha ottenuto la Menzione Speciale al Bologna Ragazzi Award, uno dei più importanti premi internazionali dedicati alla letteratura per l’infanzia.

Lingua e resistenza: il debutto poetico di Stefania Carminati
[…]Una silloge agile — poco più di trenta pagine — ma densa, che rifiuta il minimalismo anodino, fondata su un’urgenza interiore non mimetica né strategica. Il sottotitolo, “ciò che distingue dai morti”, non è un’aggiunta accessoria, bensì una chiara indicazione di poetica: suggerisce che scrivere versi, per l’autrice, rappresenta un gesto di resistenza, un modo per restare vitalmente presenti.

L’Arpa Nera di Asia Vaudo: avvertenza per il lettore
[…]L’Arpa Nera di Asia Vaudo (CartaCanta, 2025) è una raccolta che si muove in equilibrio fra due forze: da una parte la narrazione - il respiro largo del racconto, dell'evocazione - e dall’altra l’accensione lirica, il lampo che condensa un’esperienza in pochi versi. Non ci sono sezioni a suddividere il libro: sono i testi stessi, nel loro susseguirsi, a intessere un ritmo, un’alternanza naturale tra aperture e concentrazioni emotive.

Daniel D. Marin: la quotidianità poetica tra ironia e profondità
[…]Il suo sguardo è quello di chi sa cogliere l’essenziale che abita il quotidiano, non necessariamente bello, ma indubbiamente possibile e quindi vero: Sono in piedi nel bus e mi tengo per bene alla sbarra./ Una pancia si sfrega contro la mia schiena./ Che sia la pancia di una donna o quella/ di un uomo, il mio gusto estetico/ si sente ferito.

Si può parlare di educazione senza poesia?
L’intervento riflette sul legame tra poesia ed educazione, partendo dall’idea di Mario Luzi del “segreto naturale” dell’individuo, oggi minacciato da omologazione e superficialità. La poesia è veggenza, resistenza, atto di presenza: può restituire senso e radici ai giovani, offrendo parole vere e strumenti per abitare il cambiamento. La tenerezza, come principio educativo e archetipo femminile, è la chiave di una pedagogia capace di trasformare. Marina Cvetaeva ricorda la responsabilità dell’artista: la parola può essere rumore o rivelazione. In un tempo che semplifica e consuma, la poesia resta un’urgenza per costruire futuro.

Nostalgie e stupori nelle prose poetiche di Laura D’Angelo
Laura D’Angelo, dunque, prova a consegnarci un messaggio profondo: il cuore puro non è un concetto statico, ma un ideale in evoluzione, da custodire anche nell’età adulta. Non si tratta di conservare un’ingenuità infantile, ma di imparare a convivere con le perdite, la nostalgia e le mancanze, senza smarrire la capacità di meravigliarsi. In questo senso, il cuore puro diventa un richiamo a ritrovare quel luogo dentro di noi dove innocenza e incanto non muoiono mai, ma si armonizzano con la maturità […]

Risalire l’alienazione: la profezia di Baudelaire tra i versi di Clery Celeste
L’opera di Clery Celeste si compone di cinque sezioni: quattro movimenti (Siamo costretti a chiuderci in casa, Luce nel mio sangue, Con tutta la pelle aperta, Questa cosa che mi abita dentro) e un controcanto (Di figlio in padre), per un totale, appunto, di cinque parti. Ciò che mi affascina molto di quest’opera, nella sua forma, è che la poesia di Clery si sviluppa immersa nella cruda e corporea realtà, entrando così in contrasto con […]
Le città di mare tra archetipo e paesaggio interiore
Michela Silla fa, dunque, dell’amore un atto quotidiano di resistenza e cura. Un amore radicato negli incontri, nel corpo e nella sua memoria; siamo di fronte a gesti semplici come il […]

Risonanze dal Selvatico, la meditazione di Gaia Boni
Quelli di Gaia Boni sono «versi di risonanza, eco di ciò che è successo nelle ore o nei giorni precedenti», come rivela, d’altra parte, l’autrice in una delle cinque domande a cui risponde nelle pagine immediatamente precedenti alle poesie di questo suo nuovo libro, La figlia del selvatico, edito dalle Edizioni Minerva nel 2024[…]

Di prodigi e visioni: l’irriducibile grazia di Francesca Serragnoli
Francesca Serragnoli, persona e poi poetessa, è proprio nell’occhio del mistero-ciclone, ne ha accolto il senso profondo al punto che per il vento della sua poesia cadi innamorato di quella pienissima grazia; che sta nella visione – dicevamo – ma non solo. Qui c’è anche del miracoloso […]
Quando paesaggio è poesia
La poesia sfida l’architettura della nostra anima, ci si confronta, la costruisce, anche a partire (più spesso a partire) dal paesaggio, da ciò che circonda i nostri sensi…

Il sacrificio e la luce nei versi di Valentina Demuro
Cosa vuol dire essere nel mondo? Stanziare per quel tempo che ci è dato in questo spazio tra i suoi “confini / e una fede / così attaccata alla vita e alla terra / la terra che porta tutto il sangue / come un’eco cavernosa e antica”?

Contro l’apatia: la parola caustica di Elena Zuccaccia in “Sotto i denti”
Così procede il verso della Zuccaccia, realizzando una disincantata cartografia dell’esistere, dove l’amore diventa “trappola per topi”:

Gli spazi bianchi di Sabrina
La poesia di Sabrina Amadori accade come una fenditura, visivamente richiama Fontana nelle sue opere spazialiste. Come Fontana ha visto necessario aprirsi un varco nella tela per offrire il luogo dell’ossimoro luce-buio, anche Sabrina taglia la sua opera per restituirci […]

Nota a “Se scendevi per strada” di Daniele Giustolisi
Un altro giro di storia, la poesia di Daniele Giustolisi rivela un’altra versione della storia, della vita, forse più vera. Ha una voce pacata, quieta che in una prima lettura cela i ritmi nascosti di questo libro, Se scendevi per strada, edito nel 2019 per il marchio editoriale Capire edizioni […]

Su “Non ero preparata”
Scrivere di questa raccolta, di questa offerta al mondo da parte di Melania Panico è stato per me un viaggio, uno snodo sempre posticipato e presente. Non essere preparata a dire di lei, del suo libro, credo sia stata da parte mia la migliore reazione […]

L’esercizio vitale della Cagnazzo
È poesia della contemporaneità, che parte dal reale salda – per così dire – a terra e che in una sorta di mimesi con la vita che si manifesta si fa mare, marea, poi […]

Cos’altro l’Avvento
Mentre nella babele italiana una Fortuna non bendata lancia
i dadi per una plausibile data in vista
delle Fatidiche 2018, mentre si confondono
mentalità, ideologie o stile […]

Da un terriccio 2.0 – La nuova raccolta di D. Campanari
La Poesia ha un suo uso moderno. Quando l’autore si permette un registro le cui radici sviluppano da un terriccio due punto zero. Dai poli di facebook, instagram e lo street food […]